Gran Sasso D'Italia

Gran Sasso D'Italia

lunedì 23 giugno 2014

Cascate di Alfero e sorgente del Tevere

Bentornati!
Come avevo anticipato eccomi a raccontarvi l'ultima gita fuoriporta.
Partiamo con obiettivo il paesino delle Balze direzione monte Fumaiolo e fonte del Tevere.
Arrivati all'ultimo bivio che ci separava dalla meta, Lui svolta dalla parte opposta.
Inizialmente perplessa mi lascio poi guidare dalla sua scelta e dalla moto che attraversa intanto paesaggi da favola, inoltrandosi sempre più nel fitto del bosco.
Una lunga camminata ci aspetta ma non temiamo l'avventura e continuiamo a seguire un sentiero che ci porta sempre più vicino alla meta.
Il rumore dell'acqua che scorre mi fa subito capire dove ci siamo addentrati.
Sono le cascate di Alfero, poco distanti dall'obiettivo prefissato in partenza.
Chi lo avrebbe detto che così vicino si nascondeva uno degli spettacoli naturali più belli che io abbia mai visto?
Giudicate voi stessi dalle foto!
La nostra sosta alle cascate è stata divertente e molto rilassante. Poi siamo ripartiti alla volta della sorgente del Tevere.
Arrivati sul posto però avevamo finito la voglia di scarpinare e ci siamo fermati solo per un caffè.
Bellissima giornata, non vedo l'ora di ripartire!

A presto,
 
Lei

sabato 21 giugno 2014

Sorgente del Tevere

Ciao a tutti e ben trovati!
Oggi ho solo intenzione di preannunciarvi il prossimo giro che Lui sta organizzando,  sperando che, almeno virtualmente, ci seguiate anche voi followers!

Questa è una delle gite più brevi e meno stancanti che io conosca.
Tuttavia porto nel cuore questo luogo e questo viaggio perché è qui che ho fatto la mia primissima gita in moto, e mi sono innamorata.
La dolcezza delle curve e la velocità nel raggiungere la meta la rendono una passeggiata da farsi in giornata.
Le ore effettive di guida, a seconda del tragitto impostato, variano da due a quattro. La difficoltà? Uno su cinque, accessibile anche per motociclisti poco esperti in quanto non prevede off road nè passaggi complicati e non richiede resistenza viste le poche ore di viaggio.
Mi permetto di consigliare anche a chi viene da più lontano di visitare comunque la sorgente e di passeggiare (a piedi) nei dintorni.

La fonte del Tevere è situata sul monte Fumaiolo, ed è raggiungibile una volta parcheggiato il vostro mezzo con una camminata di pochi minuti.
Adoro il passaggio all'interno del bosco, sui miei adorati Appennini. Il paesaggio è collinare e spazi verdi e ampi si alternano a fitti boschi.
Vicino alla fonte troviamo un paesino, le Balze, caratteristico e molto carino, dove è possibile trovare ristoro ed eventualmente anche una sistemazione per dormire.

I dettagli e le foto subito dopo la gita, noi prepariamo i caschi e poi...si parte!

Lei

lunedì 16 giugno 2014

Instagram e Facebook

Finalmente approdiamo sui vari social!

Cercateci su instagram con il nickname: andreamototribu

E anche su Facebook: Andrea Mototribù

martedì 10 giugno 2014

1100 km in 48 ore!

Bentornati su MotoTribù!
Come promesso rieccomi per raccontarvi il tour del weekend!
Siamo partiti abbastanza presto prendendo la via per il lago Trasimeno. Scegliendo per questo viaggio strade caratteristiche e immerse nella natura quasi incontaminata e prediligendo statali e provinciali per sfruttarne lo scorrimento veloce, abbiamo osservato il territorio modificarsi nel giro di pochi minuti di percorrenza.
Gli odori e i colori variano con una rapidità impressionante e la giornata calda e soleggiata ci ha permesso di godere appieno delle sfumature che il paesaggio offriva.
Arrivati per pranzo a Castiglione sul Trasimeno ci siamo rilassati scattando qualche fotografia e approfittando dell'ombra degli enormi alberi a ridosso della sponda del lago per appisolarci.
La sosta è stata comunque abbastanza breve, e vista l'emozione del tour che ci aspettava abbiamo salutato il lago per affrontare il resto della giornata.
Passando per Viterbo, mi ha colpita tantissimo l'antichissima città di Sutri.
Costeggiando il lago di Vico e successivamente quello di Bolsena, siamo arrivati alla tappa finale del nostro primo giorno, al camping a ridosso del lago di Bracciano. Il gestore ci ha accompagnati presso il nostro bungalow situato a 15 mt dalla riva del lago, ed è inutile che io vi descriva la meraviglia del tramonto al quale abbiamo assistito, le foto parlano da sole.
Dopo aver avuto una discussione con il padrone indiscusso della spiaggia, un bellissimo cigno bianco che non sembrava gradire la nostra permanenza, ci siamo coricati pronti per la seconda giornata del nostro tour.
L'indomani, col primo sole, siamo saliti in sella e partiti in direzione Gran Sasso.
Nonostante sulla strada una processione ci abbia rallentato, siamo riusciti a goderci le campagne dell'Aquila, passando anche per Cese, dove vi sono le nuove case costruite dallo Stato dopo il terremoto che sconvolse qualche anno fa l'Abruzzo e il territorio aquilano. Poco distante abbiamo costeggiato un piccolo anfiteatro romano davvero ben conservato. 
Arrivati sul Gran Sasso, è stato un crescendo di emozioni, la campagna che di colpo diventa montagna, con la neve sulle cime e l'aria fredda sul viso. Campo Imperatore è stato l'apice di questa visita al Paradiso in Terra. L'osservatorio astronomico domina la cima e accanto vi è un enorme albergo. Sono inoltre presenti le prigioni dove fu imprigionato Mussolini, meritevoli di una visita.
Purtroppo la variabilità del meteo ci ha costretti ad andarcene in fretta da questo posto meraviglioso, in direzione dei monti Sibillini. Per arrivarci, abbiamo superato il lago di Campotosto, veramente bello poichè permette di vedere il Gran Sasso da una prospettiva differente, e contrasta con la montagna alle sue spalle quest'acqua limpida immersa nel verde.
Le nuvole sembravano danzare, e illuminavano a tratti la zona, scoprendo immensi spazi e mostrando i colori dei fiori nei campi, del grano, dell'erba.
Andando verso Castelluccio di Norcia, la cosa che più mi ha colpita sono stati i fiori di ogni colore presenti nelle campagne sottostanti il paesello.
Ho poi scoperto che in realtà sono coltivazioni di legumi, principalmente lenticchie e cicerchia.
Detto questo, la sosta non poteva che essere lo spunto per sederci con altri motociclisti presso un rivenditore di prodotti tipici e assaggiando i taglieri di formaggi e affettati della zona, deliziosi!
L'ultima tappa, al lago di Fiastra. Tra tutti quelli visitati nelle due giornate, forse il più piccolino ma il più accogliente, sia dal punto di vista naturalistico, sia come ospitalità.
Ci siamo aggirati nella zona e abbiamo anche localizzato un camping attrezzato da sfruttare come tappa per il nostro prossimo percorso.
Il sole ci ha poi abbandonati prendendo l'autostrada, regalandoci un tramonto ancora una volta mozzafiato mentre costeggiavamo la costa adriatica in direzione Rimini.
Ancora dobbiamo riordinare valigie e idee, ma siamo già pronti per pianificare il prossimo tour.
Voi restate sintonizzati, ne vedrete delle belle!

Lei


 

 

giovedì 5 giugno 2014

Fervono i preparativi - Tour Laghi e Sibillini

Prenotazioni, calcolo dei percorsi e lista delle cose da portare. Facciamo il punto della situazione e in un battibaleno con la testa siamo già là. 

Titolo: Triangolo dei Laghi - Gran Sasso - Monti Sibillini
Durata: 2 giorni
Partenza: Rimini
Tipologia di percorso:
Ore di guida:
Chilometri percorsi:
Periodo: inizio giugno
Temperatura media:
Difficoltà (da 1 a 5):

Il tour che si prospetta è suddiviso in due giornate:
- La prima prevede la visita del Triangolo dei Laghi (Trasimeno, Bolsena e Bracciano);
- La seconda ci porterà a vedere il Gran Sasso e la catena dei Monti Sibillini.
Armiamoci di macchina fotografica e casco, si parte!

Giubbotto

Facendo mototurismo ci sono dei parametri importanti che nessun motociclista può ignorare.

Sappiamo quanto sia importante avere un'attrezzatura versatile e che ci protegga da ogni intemperia.
In moto l'esposizione ai fattori ambientali e climatici è continua e senza adeguate precauzioni un viaggio di piacere può diventare un vero incubo!

Il giubbotto sicuramente è il pezzo più importante di tutto l'abbigliamento.
Esistono tessuti anti-pioggia e traspiranti che permettono un'adattabilitá utile per il tipo di viaggio che desideriamo impostare. Mi è stato consigliato di controllare sempre che l'attrezzatura da moto sia in Goretex, ma esistono anche giubbotti in altri materiali (es. Cordura) molto validi, soprattutto se utilizzati in modo stratificato come ormai tutti i capispalla da motociclista prevedono.

Lo strato esterno serve da isolante contro vento e acqua mentre all'interno troviamo l'imbottitura utile a riscaldare il busto.
Le cerniere che fungono da prese d'aria determinano la versatilità dell'indumento, permettendoci un uso su 4 stagioni, o perlomeno da marzo a ottobre.

Buona continuazione!

Lei